La riabilitazione può essere definita un processo educativo e di soluzione dei problemi finalizzato ad ottimizzare il funzionamento dell’individuo sia mediante il contenimento del danno e della disfunzione emergenti in seguito alla malattia, sia attraverso un intervento sull’ambiente, tenendo sempre conto delle limitazioni imposte sia dalle risorse disponibili sia dalla condizione morbosa sottostante.
La Neuroriabilitazione in particolare si dedica al trattamento delle disabilità motorie e cognitive conseguenti a patologie del Sistema Nervoso, prevalentemente Centrale, come i postumi delle malattie cerebrovascolari, la sclerosi multipla, le cerebrolesioni da eventi traumatici e/o ipossici, la malattia di Parkinson. La presenza in tali patologie di interessamento non solo motorio, ma anche cognitivo-comportamentale (disturbi di linguaggio, visuo-spaziali, attentivi, mnesici, comportamentali), rende fondamentale un approccio multidisciplinare, che comprenda anche le figure di neuropsicologo, psicologo e logopedista.
Il ruolo della Neuroriabilitazione, già attualmente rilevante, diventerà con tutta probabilità sempre maggiore nei prossimi anni a causa dell’allungamento della vita media e della minore mortalità per la maggior parte delle patologie di interesse neurologico. Attualmente le maggiori evidenze a livello scientifico sono per la riabilitazione delle malattie cerebrovascolari, affrontate, anche per la parte riabilitativa, in maniera esaustiva dalle linee guida italiane SPREAD www.spread.it.
Dr. Stefano Paolucci Direttore Unità Operativa Complessa di Neuroriabilitazione Fondazione S. Lucia IRCCS – Roma